“Manus sapiens potens est”
« Solo una mano, guidata da profonde conoscenze scientifiche, può risolvere bene e velocemente un problema muscolo-scheletrico.
Più si hanno conoscenze, più si riesce a risalire alla causa di un dolore e di una disfunzione articolare. Non c’è niente di magico. »
Cos’è la fascia?
La fascia è una membrana che si stende su tutto il corpo immediatamente sotto la pelle.
Relegata da sempre alla mera funzione di contenzione e riempimento svolge la funzione di collegare e coordinare un’articolazione con l’altra, sincronizzando l’azione di ciascuna parte del corpo con il tutto. Si espande all’interno del muscolo con il perimisio e con l’endomisio.
Queste espansioni trasmettono alla fascia profonda la contrazione della singola fibra muscolare.
In conseguenza di tali collegamenti la fascia diventa il direttore di orchestra che sincronizza il crescendo di alcuni muscoli e il diminuendo di altri. Il risultato di questa armonia è il gesto motorio.
Dov’è la novità della manipolazione fasciale?
Finora il compito di sincronizzare il movimento è stato attribuito esclusivamente al sistema nervoso.
I neurofisiologi stessi hanno cominciato a domandarsi come potesse il cervello controllare tutte le variabili che ci sono in un gesto motorio.
Esse possono essere coordinate dalla fascia, dal tensionamento di questa membrana su cui sono inserite tutte le fibre muscolari.
Se la membrana, che è l’elemento coordinante, diventa più densificata l’effetto inevitabile è la scoordinazione motoria.
Alla base della densificazione vi sono tre classi di fattori: meccanici (traumi, sovrauso), chimici (l’alimentazione, farmaci) e fisici (freddo, il vento).
La novità del metodo sta nel concentrare l’attenzione non sull’articolazione ma sui motori che ne gestiscono il funzionamento. Tra questi la fascia riveste un ruolo fondamentale.
Il trattamento
Mira al ripristino del fisiologico equilibrio tensionale proprio del sistema fasciale.
La manovra manipolativa, sviluppando attrito e calore profondo, ripristina il corretto e vicendevole scorrimento fra i diversi piani fasciali, normalizzando così la funzionalità muscolare ed articolare e garantendo la scomparsa del sintomo doloroso.
Scelta la corretta combinazione di Centri di Coordinazione da trattare, si utilizzano gomito, nocca o polpastrello per insinuarsi tra le diverse strutture fasciali fluidificando la sostanza fondamentale dei tessuti connettivi.


Dottoressa Sara Stucchi
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